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venerdì 23 novembre 2007

Rischio insolazione...


Cari pugliesi qui in Puglia rischiamo l’insolazione! Con questa esclamazione non voglio intimorire nessuno, ma semplicemente riflettere sul ruolo che si è scelto di dare alla Puglia. In questi giorni è in corso a Foggia il Salone dell’energia, che si occupa in particolare dello sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili e sento proclamare dai responsabili politici della nostra Regione di un nuovo rilancio economico attraverso lo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili. L’assessore Frisullo ha intenzione di fare della Puglia un grande campo sperimentale nel settore dell’energia rinnovabile, così come è stata ribadita una concreta inclinazione solidale della nostra Regione per il fabbisogno energetico nel nostro Paese. A questo punto penso con favore all’innovazione delle politiche energetiche del governo regionale, ma con un ruolo meno passivo di piantare pannelli solari, cercando di utilizzare questa nostra risorsa come merce di scambio per altri settori. La nostra regione è considerata da molti la “terra del sole”, ma non dimentichiamoci che la nostra risorsa geografica è quella di essere un ponte con il mediterraneo, non solo ed esclusivamente per far passare gasdotti o per esportare energia, ma per rilanciare la competitività industriale soprattutto dei nostri corregionali. Allora se scegliamo di puntare sulle fonti energetiche rinnovabili nel settore eolico, fotovoltaico, idrologico ricordiamoci di non tappezzare la nostra terra di pale e pannelli solari senza trarne dei relativi vantaggi economici. Per non rischiare di continuare ad essere un allettante “serbatoio” per il resto dell’Italia (giovani laureati compresi), ricordiamoci che al Nord nessuno rischia l’insolazione e allo stesso tempo si fanno passi da gigante.

martedì 13 novembre 2007

$$$ Caro mutuo, quanto mi costi...


Le famiglie del Sud sono a tutti gli effetti nella morsa dei tassi che salgono sempre più. Uno studio pubblicato qualche giorno fa dal “Sole 24Ore” testimonia l’incidenza della rata di un mutuo nei confronti del reddito medio di una famiglia. Come di solito accade in queste particolari classifiche la provincia di Bari ed in particolare tutta la Puglia conquista le prime posizioni. Bari con il 42.1%, per esempio, è al quarto posto e segue solo Ragusa, Catania e Napoli. Questo significa che il peso della rata del mutuo supera il terzo del reddito e grava pesantemente sulle disponibilità economiche di una famiglia. Nel frattempo il prezzo del pane è aumentato, quello della pasta pure, per non parlare del latte che da febbraio ad oggi è passato da 1.38 euro a 1.50 euro. Attenzione, parliamo di beni di prima necessità che non devono mancare in nessun nucleo familiare!
Al contrario nel nord Italia le piccole realtà soffrono molto meno. Nelle province di Bolzano, Sondrio, Trieste l’incidenza della rata del mutuo è di poco superiore al 10% del reddito medio di una famiglia.
Nel frattempo le banche continuano a crescere e ad accorparsi, diventando sempre più forti, molto più della politica che nel contempo litiga per le poltrone e pensa meno ai cittadini.

lunedì 5 novembre 2007

Riprendiamoci via Sparano


Allarme criminalità in via Sparano. A protestare sono i commercianti della strada-salotto di Bari, teatro di numerosi episodi di microcriminalità e di atti vandalici. Non basta la presenza degli apparecchi di segnalzione rapida collegati alle centrali operative delle forze dell'ordine a fronteggiare i pericoli delle baby gang. I negozianti chiedono a gran voce il potenziamento dei controlli da parte delle forze di polizia, in particolare dei vigili urbani. Non a caso questi ultimi sono spesso concentrati al controllo della circolazione stradale trascurando le loro competenze anche in materia di ordine e sicurezza pubblica. In questo senso sarebbe auspicabile un loro intervento diretto al divieto totale di parcheggiare motorini dinanzi alle fioriere presenti in via Sparano, così come sui marciapiedi di corso Vittorio Emanuele. Allo stesso tempo occorrerebbe procedere più spesso ad un controllo dell'identità dei ragazzi che frequentano quell'area, in modo tale da monitorare al meglio la situazione. In questo modo ogni assiduo frequentatore della bella Via Sparano comincerebbe a sentirsi maggiormente responsabile, uscendo dal completo anonimato. E i commercianti eviterebbero di anticipare la chiusura.

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