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giovedì 13 dicembre 2007

Le fontane fanno acqua dapertutto


Le fontane della discordia sotto la lente d'ingrandimento della Corte dei Conti. A seguito dell'esposto del Consigliere comunale Luigi Cipriani la Corte dei Conti indagherà sulle fontane d'acqua presenti sul lungomare Nazario Sauro. Una spesa complessiva di 550 mila euro che non ha prodotto quel successo tanto sperato dal vicesindaco Emanuele Martinelli, principale ispiratore dell'opera. Eppure l'idea di impreziosire il nostro splendido lungomare non era male, ma anche in quest'occasione non si è riusciti a pianificare con regolarità i lavori. A tutt'oggi le fontane hanno funzionato per meno di 50 ore a testa, rimanendo spesso non funzionanti. A questo si sono aggiunte le lamentele legate al cattivo odore proveniente dalle acque. Un ennesimo tentativo di abbellire la città terminato nelle polemiche. Per i baresi l'ennesima opera pubblica costata cara e destinata ad essere per molto tempo compiuta a metà.

venerdì 23 novembre 2007

Rischio insolazione...


Cari pugliesi qui in Puglia rischiamo l’insolazione! Con questa esclamazione non voglio intimorire nessuno, ma semplicemente riflettere sul ruolo che si è scelto di dare alla Puglia. In questi giorni è in corso a Foggia il Salone dell’energia, che si occupa in particolare dello sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili e sento proclamare dai responsabili politici della nostra Regione di un nuovo rilancio economico attraverso lo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili. L’assessore Frisullo ha intenzione di fare della Puglia un grande campo sperimentale nel settore dell’energia rinnovabile, così come è stata ribadita una concreta inclinazione solidale della nostra Regione per il fabbisogno energetico nel nostro Paese. A questo punto penso con favore all’innovazione delle politiche energetiche del governo regionale, ma con un ruolo meno passivo di piantare pannelli solari, cercando di utilizzare questa nostra risorsa come merce di scambio per altri settori. La nostra regione è considerata da molti la “terra del sole”, ma non dimentichiamoci che la nostra risorsa geografica è quella di essere un ponte con il mediterraneo, non solo ed esclusivamente per far passare gasdotti o per esportare energia, ma per rilanciare la competitività industriale soprattutto dei nostri corregionali. Allora se scegliamo di puntare sulle fonti energetiche rinnovabili nel settore eolico, fotovoltaico, idrologico ricordiamoci di non tappezzare la nostra terra di pale e pannelli solari senza trarne dei relativi vantaggi economici. Per non rischiare di continuare ad essere un allettante “serbatoio” per il resto dell’Italia (giovani laureati compresi), ricordiamoci che al Nord nessuno rischia l’insolazione e allo stesso tempo si fanno passi da gigante.

martedì 13 novembre 2007

$$$ Caro mutuo, quanto mi costi...


Le famiglie del Sud sono a tutti gli effetti nella morsa dei tassi che salgono sempre più. Uno studio pubblicato qualche giorno fa dal “Sole 24Ore” testimonia l’incidenza della rata di un mutuo nei confronti del reddito medio di una famiglia. Come di solito accade in queste particolari classifiche la provincia di Bari ed in particolare tutta la Puglia conquista le prime posizioni. Bari con il 42.1%, per esempio, è al quarto posto e segue solo Ragusa, Catania e Napoli. Questo significa che il peso della rata del mutuo supera il terzo del reddito e grava pesantemente sulle disponibilità economiche di una famiglia. Nel frattempo il prezzo del pane è aumentato, quello della pasta pure, per non parlare del latte che da febbraio ad oggi è passato da 1.38 euro a 1.50 euro. Attenzione, parliamo di beni di prima necessità che non devono mancare in nessun nucleo familiare!
Al contrario nel nord Italia le piccole realtà soffrono molto meno. Nelle province di Bolzano, Sondrio, Trieste l’incidenza della rata del mutuo è di poco superiore al 10% del reddito medio di una famiglia.
Nel frattempo le banche continuano a crescere e ad accorparsi, diventando sempre più forti, molto più della politica che nel contempo litiga per le poltrone e pensa meno ai cittadini.

lunedì 5 novembre 2007

Riprendiamoci via Sparano


Allarme criminalità in via Sparano. A protestare sono i commercianti della strada-salotto di Bari, teatro di numerosi episodi di microcriminalità e di atti vandalici. Non basta la presenza degli apparecchi di segnalzione rapida collegati alle centrali operative delle forze dell'ordine a fronteggiare i pericoli delle baby gang. I negozianti chiedono a gran voce il potenziamento dei controlli da parte delle forze di polizia, in particolare dei vigili urbani. Non a caso questi ultimi sono spesso concentrati al controllo della circolazione stradale trascurando le loro competenze anche in materia di ordine e sicurezza pubblica. In questo senso sarebbe auspicabile un loro intervento diretto al divieto totale di parcheggiare motorini dinanzi alle fioriere presenti in via Sparano, così come sui marciapiedi di corso Vittorio Emanuele. Allo stesso tempo occorrerebbe procedere più spesso ad un controllo dell'identità dei ragazzi che frequentano quell'area, in modo tale da monitorare al meglio la situazione. In questo modo ogni assiduo frequentatore della bella Via Sparano comincerebbe a sentirsi maggiormente responsabile, uscendo dal completo anonimato. E i commercianti eviterebbero di anticipare la chiusura.

mercoledì 31 ottobre 2007

Taglio dei costi della politica: "Filecenza"!


Ancora una volta "filecenza". Il governo ha deciso di non decidere. Eppure l’estate appena trascorsa ce la messa davvero tutta per smascherare i veri interessi della classe politica. A nulla è servito leggere in spiaggia i segreti della “casta” di Rizzo e Stella per scoprire una serie incredibile di sprechi e introiti del mondo politico. Anzi, adesso, più incazzati di prima ci tocca sentire il Presidente Prodi fare il moralista e scegliere la linea del cambiamento. Il Governo ha deciso di tagliare i ministeri, ma dalla prossima volta. Prima che il provvedimento venga votato in Parlamento, in commisione si è deciso di passare dagli attuali 25 dicasteri ai 12 previsti dalla Legge Bassanini. Sembrerebbe una buona notizia, se non fosse che anche in questa occasione la rivoluzione è rimandata ai successori. Nel frattempo continuiamo a pagare gli attuali 26 ministri, 76 viceministri e sottosegretari, alla faccia del caro De Gasperi che nel lontano 1947 esordì con soli 38 membri tra ministri e sottosegretari.

martedì 30 ottobre 2007

Aspettando le vetrine


Aspettando le famose otto vetrine che arricchiranno il sottopassaggio di Sant’Antonio, mi piacerebbe sapere dall’amministrazione comunale di Bari, quanto tempo ancora dovremo aspettare per vedere qualcosa realizzato? Sono trascorsi oltre 3 anni dalla Dichiarazione di Inizio Lavori (D.I.A. 2004) ma nessun accenno di cambiamento. Per giunta stiamo parlando di un tratto di strada molto frequentato dalla cittadinanza barese che meriterebbe davvero molta più attenzione. E allora se davvero non si riuscirà a realizzare nulla, provvedete almeno a pulire quell’area dalla sporcizia e dal verde selvaggio. Una proposta contro l’immobilismo del Comune di Bari? Sfruttiamo l’area come location per il noleggio delle biciclette comunali, visto che nella zona dell’Estramurale Capruzzi manca un mezzo di collegamento con il centro storico.

venerdì 26 ottobre 2007

Addio piste ciclabili



La giunta comunale di Bari da pochi giorni ha varato il programma triennale delle opere pubbliche dell'amministrazione, e anche in questa occasione si sono confermate le solite contraddizioni. Gli investimenti, per oltre 245 milioni di euro, riguarderanno principalmente i lavori di restyling del lungomare, per via Sparano e per Torre Quetta. Nel complesso è sorprendente come sia passato inosservato, anche in questa occasione, la progettazione di piste ciclabili ed aree da adibire a verde. Eppure l'amministrazione comunale proprio quest'anno ha voluto dimostrare attenzione verso il mondo delle due ruote, introducendo la sperimentazione delle bici a noleggio. Un segnale che lasciava ben sperare nell'ottica di un progetto di riqualificazione urbanistica della città di Bari, ma destinato ad essere rimandato. L'ennesima anomalia di una città che da una parte dimostra di avere voglia di cambiare, ma dall'altra conserva quel maledetto vizio di non concretizzare.

martedì 23 ottobre 2007

Il Bari calcio resta ai Matarrese


L’ultima fumata è stata grigia. E probabilmente resterà di quel colore per parecchio tempo. Addio sogni di gloria per i tifosi biancorossi. La società del Bari calcio resterà di proprietà dei Matarrese. Non ci voleva la sfera di cristallo per capire che la trattativa condotta dai signori monegaschi, Cohen e Vedeo, per l’acquisto del Bari non aveva solide fondamenta. L’eccesiva visibilità su giornali e televisioni dei diretti interessati, la mania di protagonismo e l’offerta di gran lunga inferiore alla stima della Kon S.p.a. sul valore della società, sicuramente non apparivano solide garanzie di buona riuscita. Ma per come si è conclusa la trattativa, ovvero con l’offerta di acquisto del solo 10% della proprietà con opzione della restante parte a giugno 2009, c’è poco da aggiungere. Non è difficile immaginare quanto la famiglia Matarrese, (pur disposta a vendere la società?), possa aver faticato a convincersi di essere di fronte ad una ghiotta proposta di acquisto. Gli affari si fanno in due ed in questa vicenda i monegaschi hanno voluto fare la parte dei “furboni altolocati” pur sapendo che d’altra parte c’era la tradizione e l’attaccamento di una famiglia tutta meridionale abituata a fare fatti e poche chiacchiere. Addirittura in diretta telefonica nel Tb Sport di Telebari il portavoce di Cohen e Vedeo,il signor Stancarone, ha precisato di aver proposto un’offerta molto interessante per l’acquisto di una società comunque “fallimentare”, senza avere l’intenzione di regalare soldi a nessuno e concludendo con una battuta infelice nei confronti degli omosessuali. Una vera e propria caduta di stile per una cordata che era riuscita a conquistarsi in breve tempo la simpatia di una tifoseria assetata di successi e già riconoscente per il fugace sogno di mezza estate

venerdì 19 ottobre 2007

Sogno metropolitano


Due nuovi Comuni all'orizzonte minacciano lo status di Bari città metropolitana. Si tratta delle attuali circoscrizioni Carbonara-Ceglie-Loseto e Palese-S.Spirito, entrambe impegnate da diversi anni nella conquista dell'autonomia amministrativa. In questa direzione è giunto il via libera del Consiglio regionale al referendum consultativo dei cittadini residenti nei relativi quartieri. In questo modo i diretti interessati potranno esprimere un parere determinate per il raggiungimento della decisione finale, che comunque spetterà al Consiglio regionale.

Per il Comune di Bari il rischio concreto è quello di perdere il requisito minimo della popolazione residente che, senza i 5 quartieri in questione, passerebbe da 300 mila a 230 mila. E quindi la possibilità di essere riconosciuta città metropolitana, con allegati una serie di opportunità di crescita e di visibilità fin troppo evidenti.

Sul piatto della bilancia gli interessi sono chiari: da una parte la possibilità per Bari di conservare lo status di città metropolitana, dall'altra il desiderio di 70mila cittadini di sentirsi meno abbandonati dagli amministratori baresi. Un paradosso se si torna indietro a ricordare le promesse della giunta Emiliano, a sostegno delle periferie e del processo di decentramento amministrativo.

martedì 16 ottobre 2007

Caro ambiente ti scrivo...


Non ci sono molte parole per esprimere il rammarico della cittadinanza barese dinanzi all'ennesimo resoconto negativo per la città di Bari. Questa volta la fonte è il quotidiano "Sole 24Ore" che due giorni fa ha pubblicato i punteggi riportati da ciascuna città in base ai parametri monitorati da Legambiente sulla situazione dell'ambiente. Secondo la graduatoria finale, la città di Bari è posizionata all'82° posto su 102 città prese in considerazione. Con l'indice di 44,87 è la peggiore delle città pugliesi, subito dopo Foggia (81° posizione), ben al di sotto della media nazionale del 50,55. Le quattordici posizioni in meno rispetto allo scorso anno per il capoluogo pugliese sono il frutto di poche aree verdi, nessuna pista ciclabile, molto smog e consumi idrici da record. Unica nota positiva sul piano dei trasporti è la novita del Park&Ride, ma per il resto tutto fumo e niente arrosto. In questo momento diventa quanto mai opportuno Kambiare strategia d'azione: basta con gli esperimenti senza fatti concreti. Ovvero: non offriteci la bicicletta se non abbiamo le piste ciclabili!!!

lunedì 15 ottobre 2007

LA CARICA DELLE NOMINE...




L'ultima nomina è fresca di giornata. Da oggi il sindaco di Bari non è solamente il Presidente ASI, il Coordinatore delle città metropolitane, il Vice Presidente Anci Regione Puglia, il Presidente A.I.C.C.R.E. Puglia, il Presidente Fondazione Petruzzelli. La nuova veste è quella di segretario regionale del neo partito Democratico.
Tutta la cittadinanza barese, immensamente onorata ed entusiasta per il nuovo incarico del Dott. Emiliano, è ora in attesa di capire quando inizierà a dedicarsi all'attività di Sindaco della città di Bari...

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