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lunedì 31 marzo 2008

Diamo una mano alle periferie


Le periferie della città di Bari continuano ad essere ai margini dell'agenda politica dell'amministrazione barese. L'ultima trovata, in tema di sicurezza, è quella di far installare un costosissimo sistema di videosorveglianza in alcune zone dei quartieri San Paolo, Carbonara ed Enziteto. Una soluzione a dir poco ridicola rispetto alle esigenze reali dei cittadini che vivono in quel territorio. Si tratta di essere per lo meno obiettivi e spiegare l'utilità di alcune telecamere che potrebbero diventare prima bersaglio di vandali e successivamente inutile pretesto per considerare dei percorsi alternativi da parte della criminalità organizzata.

In parole povere: soldi buttati al vento. Anche se di questi tempi sembra più facile risolvere i problemi attraverso l'affidamento di nuovi appalti di lavori, piuttosto che pensare in termini strettamente più operativi ed efficaci.

Non a caso per chi vive nei quartieri periferici potrebbe maggiormente interessare la presenza fisica di personale della polizia municipale o delle forze dell'ordine che pattugliano il territorio e ascoltano le segnalzioni, piuttosto che sentirsi protetti dalle telecamere del Comune di Bari.

Se davvero si vuole spostare l'attenzione verso la periferia, bisogna cominciare dai servizi e dall'effettiva presenza sul territorio, cercando di non trasformare il bisogno del cittadino in una scena del "grande fratello".



giovedì 6 marzo 2008

Un bicchiere d'acqua per Pannella


Il prossimo bicchiere d’acqua per Marco Pannella potrà significare l’ottenimento delle poltrone richieste dal partito radicale nei confronti del Partito democratico alle prossime elezioni politiche. Ufficialmente, secondo Pannella, si tratta di “violazione della parola data”, ma realmente c’è il timore di essere esclusi dal carrozzone delle candidature “blindate”. Un gesto di forte debolezza quello messo in atto dal leader dei radicali che si scontra con le numerose battaglie civili portate avanti da oltre quarant’anni, che hanno nulla a che vedere con la protesta per una “parola infranta”.
Il buon Pannella è un politico di vecchia data, ma soprattutto un gran comunicatore che a suon di scioperi, un po’ per la fame e un po’ per la sete, ha saputo calamitare l’attenzione degli italiani su di sé. La sua ultima battaglia è tremendamente utilitarista e si scontra con gli ideali antipolitici della gente comune.
Se Pannella, è stato capace di fare uno sciopero della sete per il mancato rispetto degli impegni, allora noi tutti, elettori italiani, da quanto tempo avremmo dovuto digiunare per le numerose promesse fatte dai politici in campagna elettorale?

mercoledì 5 marzo 2008

Il porto dei desideri


Il sogno di un porto turistico a Bari resterà ancora chiuso nel cassetto. Eppure la chiave di svolta è custodita come sempre nei palazzi della politica. La svolta sarebbe quella di riuscire ad inserire all’ordine del giorno del Consiglio comunale la questione, prendendo atto che il piano regolatore del porto vecchio non è in contrasto con gli strumenti urbanistici. A tale riguardo il Genio Civile opere marittime ha elaborato una proposta che trasferisce le competenze dalla Capitaneria al Comune e Regione. Un percorso già disegnato, che attende il consenso del Consiglio comunale per l’adozione da parte dell’autorità marittima del piano regolatore destinato al diporto ed alla pesca. Eppure sul porto turistico si parla ormai da troppi anni senza risultati concreti. A nulla potranno servire altre conferenze dei servizi e sollecitazioni della cittadinanza se non si raggiunge un accordo politico trasversale. Se davvero l’obiettivo resta quello di migliorare il rapporto dei baresi con il mare, il porto turistico rappresenta l’occasione per rivalutare la più grande risorsa del nostro territorio.

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